Poiché la tecnologia informatica si evolve in modo esponenziale senza molti impedimenti, le conversazioni su “machine vs human” stanno diventando sempre più comuni. Oggi abbiamo a disposizione programmi di intelligenza artificiale (IA) in grado di scrivere automaticamente contenuti utilizzando complessi algoritmi. Di seguito, discuteremo delle controversie e delle critiche sui contenuti scritti dai robot rispetto a quelli creati dagli umani. Ma prima di approfondire questo argomento, vogliamo informarti che questo blog è stato scritto da un essere umano (che è esattamente quello che direbbe un robot…).
LA GENERAZIONE DELLA LINGUA NATURALE
Automated Insights è un’azienda che utilizza la tecnologia NLG, che sta per “Natural Language Generation”. Secondo il loro sito web, ciò equivale ad “una tecnologia che trasforma i dati in narrazioni chiare e umane – per qualsiasi settore e applicazione”. Sì, sembra un po’ una distopia. Il sistema opera su una piattaforma chiamata Wordsmith, che funziona come generatore di contenuti basati sulle informazioni di input. Sulla pagina demo, Automated Insights mostra un esempio del funzionamento di Wordsmith. Se inserisci dati sugli incidenti stradali da diverse regioni, questi saranno elaborati da una logica condizionale e dal software che estrae il senso di quei dati. Verrà quindi automaticamente generato un testo come “Il numero totale di incidenti stradali in Texas è il 30% in più rispetto al Massachusetts “.
Per offrirti un confronto tra i contenuti scritti da NLG e un essere umano, questo articolo del New York Times ha messo alla prova i due autori. Riesci a indovinare qual è umano? “Domenica al Fenway Park le cose sembravano mettersi male per gli Angels quando hanno subito due run nel nono inning, ma Los Angeles ha recuperato grazie ad un importante singolo di Vladimir Guerrero per poi tirare fuori una vittoria 7-6 sui Boston Red Sox “. “La squadra di baseball dell’Università del Michigan ha usato un four-run nel quinto inning per salvare la partita finale nella sua serie di tre weekend con lo Iowa, vincendo 7-5 sabato pomeriggio (24 aprile) al Wilpon Baseball Complex, sede dello storico stadio Ray Fisher”. È piuttosto difficile da dire, ma il primo testo è scritto da un robot.
LA PAURA DEL ROBOT SCRITTORE
Molti creatori di contenuti sono contrariati da questo progresso tecnologico. Questa è una reazione comune verso qualsiasi tecnologia che rischia di rendere obsoleto il proprio lavoro. Siamo al punto in cui le macchine possono creare contenuti, ma la tecnologia è ancora lontana dall’essere così raffinata ed efficace come i contenuti scritti da noi umani. Prima di bollare la scrittura della macchina come completamente malvagia, considera che in futuro avremo la possibilità di generare automaticamente contenuti molto complessi nel modo più semplice possibile per informare il pubblico su un determinato messaggio. Immagina di avere istruzioni scritte a macchina per eseguire una RCP, adattate allo specifico individuo in modo da ottenere il massimo livello di apprendimento.
LA MACCHINA UTILE
Oggi, la scrittura automatica può essere utile per i creatori di contenuti che cercano di accelerare il processo di scrittura. Il testo scritto a macchina può sembrare più umano semplicemente correggendolo e migliorandolo. Lo facciamo già con Google Translate. Spesso, traduciamo un contenuto in una seconda lingua che non conosciamo bene come la nostra lingua madre, e poi cambiamo alcune parole e frasi per migliorarne il testo.
PROGRESSO DELLA SCRITTURA AUTOMATIZZATA
Realisticamente, la prima cosa che verrà sostituita saranno i contenuti statistici. Ad esempio, “la Francia ha segnato un gol con solo 2 minuti rimanenti sull’orologio”. L’ultima a essere sostituita sarà probabilmente la scrittura creativa. Ciò è dovuto al fatto che la scrittura statistica è molto prevedibile, mentre la scrittura creativa comprende le molte peculiarità ed esuberanze dell’essere umano, oltre all’immaginazione e ad una ricca esperienza di vita.
SCRITTURA DELLA MACCHINA VS SCRITTURA UMANA
In Yuqo, anche se usiamo diversi strumenti per aiutarci nel processo di scrittura, non sacrifichiamo mai l’aspetto umano. C’è qualcosa che manca al machine writing e che non potrà mai essere all’altezza della creatività umana. Forse in un lontano futuro questo cambierà, ma per ora il contenuto umano è il miglior contenuto. I nostri scrittori ed editori madrelingua sono esperti nell’incorporare la tecnologia nel proprio lavoro per semplificare il processo di creazione del contenuto, mantenendo sempre un tocco decisamente umano.